I contributi del 2, 5 e 8 per mille. Cosa sono e come funziona il calcolo.
Pubblicati i dati relativi all’anno finanziario 2023.
Agli italiani è consentito, seppure in minima porzione, destinare una parte dell’IRPEF che versano allo Stato direttamente agli Enti per i quali nutrono più fiducia; si tratta del due, cinque e otto per mille delle imposte.
Questi tre tipi di contributi, che potrebbero apparire simili, presentano al contrario notevoli diversità.
1-Il due per mille può essere destinato ai partiti politici.
2-Il cinque per mille a: Onlus, Enti del Terzo Settore, Associazioni sportive dilettantistiche, Comuni italiani, Enti di ricerca scientifica e Università, Enti di ricerca sanitaria, Enti per la promozione e valorizzazione dei beni paesaggistici e culturali.
3-L’otto per mille può essere destinato, oltre che allo Stato (per vari scopi umanitari e sociali), alle confessioni religiose, tra cui le principali sono: la Chiesa Cattolica, le Assemblee di Dio, l’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del settimo giorno, la Chiesa Evangelica Luterana, la Chiesa Valdese, le comunità ebraiche, l’Unione Buddhista, ecc. ecc.
Come esprimere la scelta.
Ognuna delle tre scelte può essere espressa, in modo facoltativo, apponendo la firma nel relativo riquadro in dichiarazione dei redditi o nella certificazione unica e indicando il codice fiscale dell’ente prescelto, nel caso del 5 per mille (essendo centinaia gli Enti candidati).
È possibile effettuare una sola scelta per ciascuna delle tre tipologie di contributo.
Come avviene la ripartizione dei fondi.
Quello che non tutti sanno è come viene fatta, in modo completamente diverso, la successiva riparazione dei fondi.
1-Per quanto riguarda il due e il cinque per mille sono prese in considerazione le sole scelte esplicitamente espresse a favore dell’Ente prescelto; per il 5 per mille può anche essere indicato solo un “comparto” beneficiario, senza preferenza dell’istituzione ad esso appartenente; in tal caso saranno ripartiti i fondi relativi in percentuale alle scelte effettuate dagli altri contribuenti che, per quello specifico ambito, abbiano indicato anche il codice fiscale dell’Ente preferito. Per 5 per mille è prevista, inoltre, una soglia massima complessiva che lo Stato potrà erogare: se le scelte espresse comportassero un impegno finanziario maggiore, le spettanze sarebbero ridotte in proporzione alle stesse; per il 2024 lo stanziamento previsto è di 525 milioni di euro.
2-Di ben altro trattamento godono invece le confessioni religiose; gli stanziamenti sono dell’otto per mille senza alcuna limitazione complessiva, ma soprattutto vengono destinate anche le imposte versate nel caso in cui il contribuente non effettui alcuna scelta per disinteresse o, peggio, pensando che le sue tasse rimarrebbero allo Stato. La ripartizione dei fondi per i quali non è stata effettuata la scelta, avviene in percentuale alle volontà invece indicate: in sostanza chi sceglie lo fa anche per chi si disinteressa di farlo.
Sulla base degli ultimi dati disponibili, relativi al 2023 pubblicati il 27.06.2024 e completamente consultabili sul sito Agenzia delle Entrate, le prime dieci Onlus beneficiarie del 5 per mille sono state:
1-FONDAZIONE AIRC PER LA RICERCA SUL CANCRO, euro 69.341.099;
2-FONDAZIONE PIEMONTESE CANDIOLO PER LA RICERCA SUL CANCRO euro 12.199.391;
3-EMERGENCY euro 11.332.519;
4-FONDAZIONE LEGA DEL FILO D’ORO euro 9.371.075;
5-ASS. CONTRO LE LEUCEMIE A.I.L. euro 8.741.497;
6-ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA euro 8.339.500;
7-MEDICI SENZA FRONTIERE euro 7.265.273;
8-FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA euro 7.255.413;
9-SAVE THE CHILDREN euro 6.904.460;
10-FONDAZIONE DELL’OSPEDALE PEDIATRICO ANNA MEYER euro 5.415.416.
Di ben altri importi possiamo parlare, invece, per i contributi dell’otto per mille, è sufficiente visionare la relativa tabella ministeriale per averne contezza.