MANCHESTER (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Pronti via e l’Inter si ritrova di fronte la montagna più alta da scalare. Forse è meglio così, perchè iniziare bene contro il City vorrebbe dire dare un segnale forte e imprimere un timbro importante sul cammino che accompagnerà i nerazzurri da qui a gennaio: “Non c’è bisogno che presenti io il Manchester City – ha detto Inzaghi in conferenza stampa -, non perdono in casa dal 2018. Sappiamo cosa dobbiamo fare, dobbiamo fare una partita gigantesca. Corsa, aggressività, determinazione, serviranno tante componenti per fare un’ottima gara”. Il pensiero non può che andare alla finale di Istanbul, una delle più belle interpretazioni nerazzurre dal punto di vista tattico, quando la squadra di Inzaghi riuscì a tenere sotto scacco una squadra che sembrava inaffrontabile e che invece alzò la coppa dopo una fatica che in pochi prevedevano alla vigilia: “L’ho rivista una settimana dopo, non prima – ha ricordato Inzaghi -. Poi anche un mese fa, quando eravamo in ritiro e c’era la partita integrale in TV. Io non penso che sia una rivincita, perchè non è la finale, ma una partita di girone con un nuovo format della Champions. Nella finale credo siano fondamentali gli episodi e lo sa anche Pep, domani invece inizia una nuova Champions che sarà molto diversa: prima dovevi preparare tre partite andata e ritorno, ora otto squadre diverse. Cercheremo di preparare al meglio la partita”, ha aggiunto Inzaghi. Inutile ripensare al passo falso di Monza (“Siamo stati sotto ritmo. Prima di Monza avevo tanti giocatori in giro per il mondo. Sappiamo bene che domani dovremo avere un altro ritmo e un’altra intensità, perchè in Europa il livello si alza ancora di più”), nè soffermarsi troppo sulla mancanza di gol di Lautaro, che da fine febbraio ha segnato una sola rete in campionato e che proprio domani sera vorrebbe tornare a mettere la sua firma nella serata più importante: “Assolutamente non è un caso – ha tagliato corto Inzaghi -, è il nostro capitano e ci farà tantissimi gol. Bisogna valutare e capire, è arrivato quasi un mese dopo i compagni, ha lavorato e ha avuto un problema. Si è fermato, poi è andato in nazionale e ha fatto due gare da titolare. Ha viaggiato tanto, con le partite e con gli allenamenti troverà la forma migliore, nonchè i gol che ha sempre fatto. Lautaro sarà sempre una soluzione e mai un problema per me”.
Domani sera servirà la miglior versione della sua Inter, quella che aveva colto tutti di sorpresa a Istanbul e che adesso vuole dimostrare di aver imparato la lezione dai più bravi. In fondo lo ha detto anche Guardiola che l’Inter può vincere la Champions: “Noi partiamo per vincere sempre, poi sappiamo che ci sono budget e altre cose, ma gli alibi non mi piacciono. Sarà un piacere rivedere Pep, l’ho incontrato tre volte e due sono stato molto bene, a Istanbul un pò meno… Penso sia il miglior allenatore in circolazione, è un’ispirazione per me”.
Altrettanto desideroso di giocare è Sommer, che però dovrà fare i conti con Haaland, uno dei clienti peggiori che possano capitare a un portiere: “E’ uno degli attaccanti migliori in giro per il mondo – ha detto lo svizzero -, ma del resto troviamo una squadra fortissima con un terminale offensivo eccezionale. Dobbiamo offrire una grande prestazione domani, contro una delle migliori squadre d’Europa. Dovremo cercare di giocare una grande partita.
Non vedo l’ora di giocare in Champions League. Siamo preparati, abbiamo lavorato al massimo per questo tipo di partita. Serviranno tanto lavoro, cuore, coraggio per fare una grande stagione in Champions League”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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