ENNA – Cos’è un certificato medico e quali requisiti deve avere? Quali sono gli obblighi, secondo la legge e il codice deontologico, a cui deve attenersi il medico che lo redige? Che differenza c’è tra Istat e costatazione di decesso? Fra referto e rapporto? Come si redigono i principali certificati? Questi alcuni dei quesiti che stamane, presso la sala convegni dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Enna, hanno trovato pronta risposta da parte dei relatori durante l’evento formativo intitolato: “La certificazione medica: una guida pratica”.
Il certificato è un atto di carattere medico legale frequente nella professione medica e, perciò, è quanto mai necessario che ogni medico abbia precisa conoscenza del valore giuridico della certificazione che si appresta a redigere quotidianamente oltre che quella degli aspetti più strettamente tecnico-professionali, in quanto la certificazione è carica di implicazioni giuridiche, amministrative e deontologiche.
Lo scopo del corso di stamane – fortemente partecipato e divenuto praticamente interattivo – ha riguardato in primis la necessità di chiarezza e completezza delle certificazioni specialistiche che si ripercuotono nell’ambito medico legale; con obiettivo ultimo quello di raggiungere un “parlare comune” e un’uniformità di comportamenti, per superare i gap che tutt’oggi si presentano nella compilazione e ricezione dell’Istat (una denuncia sanitaria di tipo obbligatorio però ha funzioni prettamente statistiche utile a campagne di prevenzione) anziché della costatazione del decesso ma anche di certificati che vengono presentati a pubbliche amministrazioni come Inps e Inail.
Le maggiori criticità si riscontrano nelle certificazioni specialistiche, perché molto spesso i certificati vengono redatti a mano risultando illeggibili, o in alcuni casi risultano parzialmente incomplete creando difficoltà di valutazione medico legale da parte dei componenti delle commissioni quindi in ambito Inail, Inps, invalidità civile.
A tal proposito il vicepresidente dell’Ordine dei Medici, Gaetano Adamo precisando che le raccomandazioni e informazioni raccolte durante l’interessante giornata di studio sono presenti nel codice deontologico ha però annunciato: “l’Ordine dei Medici di Enna raccogliendo gli spunti di riflessione emersi, realizzerà – con la collaborazione attiva e la supervisione del Servizio di Medicina Legale dell’Asp di Enna – un vademecum sulla redazione dei certificanti e lo manderà a tutti i suoi iscritti affinché si possa raggiungere un’uniformità nel modus operandi in tale ambito”.
L’obiettivo è stato dunque quello di chiarire ai medici in sala, numerosi e attenti, quello che sono le certificazioni, i referti, i rapporti e le denunce ma anche quali qualifiche giuridiche sono rivestite dal medico ovvero quelle di: pubblico ufficiale (medico dell’Asp, medico che effettua visita fiscale, quello delle commissioni invalido civili, i primari) incaricato di pubblico servizio (colui che esercita una funzione per conto dello Stato, privo di potere autoritativo) mentre l’incaricato di pubblica necessità (quella persona che per esercitare deve essere iscritto per legge ad un albo specifico, il medico libero professionista).