di Irene Varveri Nicoletti
Dall’entroterra di Leonforte ai mercati più dinamici del panorama internazionale: Benny Ilardo Gioielli compie un nuovo passo nel proprio percorso di crescita grazie all’accordo siglato con un gruppo di buyer orientali che introdurrà il brand nel mercato cinese.
Originario di Leonforte, dove vive e opera, Benny Ilardo ha costruito il proprio marchio partendo da un laboratorio artigianalea cui oggi si affianca uno showroom che ne esprime identità e crescita, luogo in cui tradizione, materia e visione creativa si incontrano. Le sue creazioni nascono dal dialogo con la natura siciliana e prendono forma attraverso una lavorazione manuale che combina materiali differenti con una precisione tipica dell’artigianato Made in Italy: il legno d’olivo accostato al corallo grezzo, alla pietra lavica naturale o rivestita in foglia oro, fino a soluzioni più complesse in cui legno e metallo prezioso convivono in un equilibrio armonico e contemporaneo.
Un lavoro tecnico rigoroso, che non perde mai di vista eleganza, essenzialità e riconoscibilità stilistica.
Negli ultimi anni il brand ha consolidato la propria presenza in Centro e Nord America, in Australia e in Giappone, trovando mercati sensibili al valore dell’artigianalità autentica e alla cura del dettaglio che caratterizza le sue collezioni.
L’apertura al mercato cinese rappresenta oggi un ulteriore traguardo strategico: un contesto vasto, in continua evoluzione, dove cresce la domanda di prodotti fatti a mano e di creazioni dal design unico, capaci di raccontare un’identità culturale.
Nella consapevolezza del rapporto di amicizia che mi lega a Benny, pur volendo essere imparziale, so che potrei sembrare di parte. Ma ciò che affermo nasce da una sincera oggettività: Ilardo rappresenta per la nostra comunità una vera eccellenza. È un giovane imprenditore che ha saputo costruire un progetto solido, contemporaneo, elegante. Un artista che lavora la materia con tecnica e sensibilità, ma anche un professionista che ha dimostrato coraggio nel confrontarsi con i mercati internazionali. I risultati che sta ottenendo non sono frutto del caso, ma della qualità del suo lavoro, della sua visione e della sua capacità di coniugare tradizione e innovazione con una naturalezza rara.
Una visione che emerge anche nelle sue stesse parole, pronunciate con la consapevolezza di chi si entra in nuovo scenario con lucidità e responsabilità imprenditoriale:
“Credo profondamente nel valore del Made in Italy e nelle potenzialità dell’artigianato contemporaneo. Portare le nostre creazioni in Cina significa aprire un dialogo culturale, mettere in relazione tradizioni diverse senza perdere la nostra identità. La Sicilia è terra di storia, di materia viva, ma è anche capace di rinnovarsi, di guardare avanti. Vedo un futuro in cui l’artigianato italiano, non solo il mio, diventa parte di un panorama internazionale più ampio, un punto d’incontro tra culture in cui eleganza, cura e qualità continuano a essere principi fondamentali. Per me, da artigiano e da imprenditore, questo traguardo è un invito a crescere ancora.”
L’ingresso nel mercato cinese non è quindi soltanto un passaggio commerciale, ma la conferma di un messaggio culturale più ampio: una Sicilia che dialoga con il mondo, che amplia i propri orizzonti senza perdere la propria cifra stilistica, e che attraverso il lavoro dei suoi giovani talenti continua a raccontarsi con autenticità e con visione.



