AGIRA – “Questo movimento nasce dal bisogno crescente di esprimere le proprie opinioni. Sarò molto sincera: c’era un silenzio pressoché totale ormai ad Agira, la gente a volte sembra avere quasi paura di parlare. Il movimento intende dar voce a tutti. E io, in quanto portavoce, ci tengo a sottolineare un dato: è un gruppo nato spontaneamente. Un gruppo apartitico”. A parlare è Chiara Serrafiore, portavoce del movimento politico Liberi per Agire.

“Contestiamo l’appiattimento generale – prosegue – ma soprattutto abbiamo sentito il bisogno di riaccendere un dibattito politico reale, perché ormai si muoveva tutto sui social, però a ‘mo di sensazionalismo. Non c’è una critica che viene accettata, un pensiero che può essere diverso rispetto alla narrazione ufficiale. E siccome Agira ha vissuto per troppo tempo in un clima di silenzio istituzionale, dove anche le problematiche della vita quotidiana dei cittadini venivano ignorate, abbiamo deciso che il nostro obiettivo primario dovesse essere riportare la voce dei cittadini all’interno del dibattito pubblico”.

Come vi siete mossi? “Ci siamo mossi attivamente. Abbiamo iniziato a raccogliere segnalazioni, richieste concrete e abbiamo riportato in auge il volantino. Abbiamo trasformato queste discussioni in materiali chiari, sempre documentati e rispettosi. Il tema della ZTL, ad esempio, è stato affrontato nel nostro primo volantino”.

Cercate di intervenire su temi concreti? “Assolutamente sì. Tutto quello di cui parliamo non è una critica fine a sé stessa, ma qualcosa che effettivamente basiamo su documenti: per dire se qualcosa non va bene, se può essere diversa, se si spende troppo per determinate cose. Abbiamo sempre documentato tutto. Non ci muoviamo solo per ‘rompere le scatole’, come dicono alcuni”.

La vostra prospettiva è quella della prossima campagna elettorale? “In realtà la nostra prospettiva, in primis, è riportare il dibattito pubblico ad Agira. Abbiamo già raggiunto determinati risultati in paese”.

Ad esempio? “C’è già stato un partito, il PD, che è nel Consiglio Comunale, che ha accolto le nostre istanze e ne porterà alcune in discussione al Consiglio”.

In riferimento a cosa? “In riferimento all’illuminazione votiva, al randagismo e alla ZTL. Su quest’ultima siamo intervenuti nel primo volantino: il contratto risulta scaduto da agosto 2024 e quindi la ZTL non è più operativa. Questo significa che il Comune non sta incassando quanto previsto, con ricadute anche sul bilancio. Naturalmente, ci tengo a precisare che non ci riferiamo alle telecamere di videosorveglianza: non abbiamo mai parlato di malfunzionamenti di quel tipo di impianti”.

Non c’è più neanche una videocamera che riprende i trasgressori? “Da quanto risulta, con la scadenza del contratto nell’agosto 2024, il sistema ZTL ha smesso di funzionare. Su questo punto non abbiamo ancora ricevuto chiarimenti”.

E sul randagismo? “Su quel fronte, invece, abbiamo avuto un riscontro positivo: abbiamo incontrato l’assessore Ausilia Cardaci, presentato la nostra ricerca – che ho curato personalmente – e messo a confronto le buone pratiche di altri comuni italiani. Oristano, ad esempio, è uno dei comuni più efficienti con un investimento economico contenuto”.

Adesso cosa vi aspettate? “Ci aspettiamo che anche i cittadini si facciano coraggio. Come dicevo prima, c’è ancora molta paura di esporsi. Non troviamo una vera volontà di accettare il confronto. Noi non vogliamo criticare per partito preso, ma cercare un punto di incontro. Vogliamo che le cose vadano bene ad Agira. Chi vuole unirsi a noi è il benvenuto: il nostro gruppo è aperto a tutti coloro che hanno voglia di contribuire o anche solo ascoltare. Perchè per costruire una comunità più vivibile, è importante essere cittadini attivi e partecipativi”.