Taobuk e conferenza Messina-Taormina, Schifani “Rilancio visione europea”

PALERMO (ITALPRESS) – Due città siciliane che per sei giorni si trasformano in epicentro culturale e di rilancio di un’idea di Europa unita. Messina e Taormina si preparano a ospitare il 70esimo anniversario della conferenza degli ex paesi Ceca, svoltasi proprio nelle due località, e la quindicesima edizione della kermesse culturale Taobuk: gli eventi, il cui programma è stato illustrato questa mattina a Palazzo d’Orleans a Palermo, sono strettamente interconnessi e si svolgeranno rispettivamente dal 18 al 20 giugno e dal 18 al 23.

Alla presentazione hanno preso parte il presidente della Regione Renato Schifani, la presidente e direttrice artistica di Taobuk Antonella Ferrara, il sindaco di Messina Federico Basile e il pari ruolo di Taormina Cateno De Luca: nel corso della conferenza è intervenuto, in video messaggio, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che per due volte ha ringraziato Schifani per l’organizzazione e la realizzazione degli appuntamenti.

A settant’anni dalla Conferenza di Messina e Taormina, la Sicilia si ripropone come luogo simbolo di unità e riflessione sul futuro dell’Europa, con l’auspicio di trovare una quadra proprio come nel 1955: a tal fine saranno presenti i ministri degli Esteri (o i relativi rappresentanti) di tutti e 27 i paesi Ue e degli altri Stati in attesa di adesione. I temi al centro dell’incontro saranno difesa comune, Mediterraneo allargato, relazioni transatlantiche e confini.

Quello dei confini sarà anche il tema centrale di Taobuk: in questo caso verranno intesi come spazio da condividere e rispettare, ma anche come luogo di accettazione delle reciproche identità (individuali e collettive, geografiche ed esistenziali); si vuole dunque abbandonare la logica della chiusura e della negazione della libera circolazione, sia delle persone che dei loro pensieri.

“Ben vengano le risorse pubbliche quando si tratta di ricordare momenti che hanno contribuito all’Unione europea – sottolinea Schifani -. Celebreremo questo momento non solo come memoria, ma come rilancio di una visione europeista. I temi dell’Europa unita e di una difesa comune sono tornati centrali in un momento di destabilizzazione e preoccupazione per gli equilibri internazionali: abbiamo uno scenario estremamente fluido, che accresce in me le preoccupazioni e l’idea che l’Europa debba non correre al riarmo ma quantomeno alla difesa comune”.

L’appuntamento di Messina e Taormina, secondo il presidente della Regione, può essere fondamentale per ritrovare coesione e unità di intenti: “Ci siamo sempre appoggiati alla Nato, ma nel momento in cui questa certezza viene meno è dovere dell’Europa rincorrere quest’aspetto: siamo partiti dall’unità monetaria e non dall’unità sociale e istituzionale, perché poi ogni paese è rimasto autonomo. Oggi l’essere partiti con l’euro per poi fermarsi lo paghiamo, perché alcune strategie che andavano adottate non sono mai state poste in essere perché ogni paese ha attivato politiche europee diverse l’una rispetto all’altra: mi auguro che da Messina e Taormina arrivi un cambio di passo in direzione di un’Europa più unita, concreta e coesa, che trovi una sintesi politica ed economica in uno scenario internazionale in continua evoluzione. Abbiamo sempre creduto nell’europeismo e continuiamo a crederci, penso comunque che ci siano momenti topici in cui occorre fare una messa a punto e capire che Europa vogliamo e come adeguarci ai mutamenti: mi auguro che mettere insieme i ministri degli Esteri possa stimolare una riflessione comune, io da padrone di casa li stimolerò a confrontarsi. È giunto il momento di parlare in termini più concreti di un’Unione europea reale e non solo politica o finanziaria”.

Nel tracciare un parallelismo tra 1955 e 2025, Tajani ricorda come “settant’anni fa la conferenza di Messina e Taormina fu un passaggio centrale nel processo di costruzione dell’Europa unita, un momento fondativo legato in modo indissolubile all’Italia e alla Sicilia. Per dare giusto risalto a questo momento decisivo nella storia europea ho voluto invitare i rappresentati dei 27 Stati membri e tutti i paesi candidati all’adesione: ringrazio calorosamente Schifani e tutti coloro che stanno collaborando da tempo al successo di quest’appuntamento. Da Messina prese slancio un percorso che rischiava di incagliarsi, anche noi vogliamo ripartire da quegli stessi luoghi per un futuro europeo di pace, libertà e crescita: vogliamo farlo insieme a chi guarda a noi per la riunificazione dell’Europa, a cominciare dall’adesione dei paesi balcanici che per noi è un investimento strategico in sicurezza, sviluppo economico e valori. Oggi come allora ci confrontiamo con sfide esistenziali: guerre, terrorismo, pressioni migratorie, protezionismo, disuguaglianze sociali ed economiche; insieme supereremo tutte queste sfide, ne sono certo. L’Unione europea deve essere motore di crescita, nel segno di riforme ormai urgenti come quelle istituzionali, del completamento del mercato unico e della difesa, mantenendo sempre la persona al centro”.

Gli fa eco Ferrara, secondo cui “il desiderio di una profonda riflessione sul destino dell’Europa è centrale nelle nostre celebrazioni: accogliere i ministri degli Esteri o i loro rappresentanti in una sede così importante rinsalda la centralità della Sicilia nel dibattito internazionale e ci pone davanti a una sfida. I temi che affronteremo sono tutti urgenti nell’agenda europea: l’iniziativa culminerà nella relazione della Carta di Taormina, che determinerà il futuro dell’Europa”.

Per quanto riguarda il programma del 70esimo anniversario della Conferenza, spiega, “le celebrazioni si apriranno il 18 giugno a Messina, a Palazzo Zanca, con la presenza dei ministri degli Esteri dell’ex Ceca e di Polonia, Cipro e Malta: poi ci sposteremo a Taormina, dove a dare il benvenuto alle istituzioni presenti sarà l’Orchestra sinfonica siciliana al Teatro antico. L’evento centrale sarà la sessione ministeriale del 19 giugno, che vedrà la partecipazione dei 36 rappresentanti dei paesi europei per discutere del futuro dell’Unione; a seguire ci saranno una serie di panel e tavole rotonde sui temi chiave dell’Europa unita e del Mediterraneo allargato. Il 20 giugno chiuderemo con altri due panel, uno sull’integrazione politica e l’altro sugli impatti economici e istituzionali che questa ha”.

Tra le iniziative previste nel programma di Taobuk c’è invece la consegna del premio Strega, la cui finale si terrà il 20 giugno: i candidati sono Alessandro Aresu con Geopolitica dell’intelligenza artificiale (Feltrinelli), Anna Foa con Il suicidio di Israele (Laterza), Vittorio Lingiardi con Corpo, umano (Einaudi), Simone Pieranni con 2100. Come sarà l’Asia, come saremo noi (Mondadori) e Luigi Zoja con Narrare l’Italia. Dal vertice del mondo al Novecento (Bollati Boringhieri).

Al Gala del 21 giugno, che si svolgerà al Teatro antico di Taormina, prenderanno parte tra gli altri gli attori Monica Guerritore, Pierfrancesco Favino e Whoopi Goldberg, il regista Gabriele Salvatores, gli scrittori Peter Cameron, Javier Cercas, Amelie Nothomb, Zadie Smith e Susanna Tamaro, il soprano Jessica Pratt, il pianista Ramin Bahrami e il ballerino dell’Opera di Parigi Andrea Sarri.

– Foto xd8/Italpress –

(ITALPRESS)

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