di Salvo La Porta
Oggi è il 4 novembre festa dell’Unita’ Nazionale e delle Forze Armate.
Esercito, Aeronautica, Marina operano a difesa della pace, pronti a difenderla in occhi parte del mondo.
L’Italia ripudia la guerra ed io , nella mia modestia, odio la guerra.
Siamo tutti per la pace; la aborro io la guerra.
Pace e bene è il mio saluto.
Ma mi chiedo e chiedo ( se qualcuno volesse chiederselo con me), cosa farei se un folle si introducesse con la forza nella mia casa, la profanasse; bruciasse i mobili, calpestasse e distruggesse i ricordi…gli affetti più cari?
Cosa farei?
Cosa farei, se davanti ai miei occhi violentassero la mia donna, i miei figli … i miei nipoti?
Cosa farei, se li vedessi scannare, vittime innocenti, se ne vedessi scorrere il sangue dai loro corpi esanimi.
Cosa farei?
Implorerei….? Pur sapendo di non essere ascoltato da bestie feroci e assetate di sangue?
Ignorerei il loro grido?
Forse nasconderei il volto, per non vedere, scapperei per non rimanere inerte e complice spettatore dell’empietà . Tapperei le orecchie . Forse!
Oppure?
Ecco, nonostante io sia uomo di pace…. Oppure!
Onore alle nostre Forze Armate, dunque, che vegliano sulla nostra libertà e sulla nostra democrazia.
Ah, non so se qualcuno più autorevole di me l’ha già detto, ma io lo dico, “ la pace bisogna volerla in due “.
Con buona ….pace…di quella sguaiata, che la domenica sera sproloquia sdraiata su un tavolo di uno studio televisivo.



