di Francesca Di Fiore

Non c’è niente di più rilassante e purificante di un temazcal. Più che un rituale, è un modo naturale per curare il corpo e restituire il benessere.
Nel centro America, la medicina tradizionale dei propri antenati è una scienza che è stata trasmessa attraverso le generazioni e l’uso delle tecniche di purificazione nei rituali fa parte delle tradizioni che vengono praticate ancora oggi, rappresentando un sollievo per il corpo e invitandoci a cambiare vita e ad iniziare un nuovo ciclo.
Diverse culture hanno lasciato una fedele testimonianza di questo tipo di saune, nelle varie zone archeologiche e ci hanno confermato che la medicina terapeutica facesse già parte della vita quotidiana dei Maya, Toltecs, Olmecs e di altre antiche civiltà. Una gravidanza, l’inizio del sacerdozio, l’appartenenza alla casta dei guerrieri, sacrifici e legami erano solo alcune delle ragioni per entrare in un temazcal, purificarsi e iniziare così un nuovo ciclo, una rinascita; da qui la scelta della forma circolare del temazcal, rappresentazione dell’utero della madre terra.
Per qualunque ragione si entri in un temazcal, il beneficio non sarà soltanto terapeutico o curativo, ma anche un sollievo spirituale e l’abbandono delle nostre paure.
Lo sciamano (o temazcalero) determina il grado di difficoltà del rituale, a seconda della temperatura, della durata e del numero di porte. Ai principianti, si raccomanda di entrare in condizioni sopportabili di calore e umidità.
È vivamente sconsigliato il temazcal a persone claustrofobiche, con problemi cardiaci, diabete, emicrania e vene varicose.