Il primo ministro Pedro Sanchez, leader del partito socialista spagnolo PSOE, e il suo partner di coalizione, il vicepremier e leader del partito Podemos Pablo Iglesias, hanno presentato oggi un piano di bilancio per il 2021 che prevede l’aumento delle tasse sui redditi e i patrimoni più elevati. Il piano di bilancio, che dovrà essere approvato dal Parlamento, è volto a contrastare la crisi economica dovuta alla diffusione del Coronavirus e provvederebbe in particolare ad aumentare del 2% la tassazione sui redditi da lavoro superiori ai 300 mila euro l’anno e ad accrescere del 3% le tasse sui redditi da capitale che superano i 200 mila euro. Inoltre è prevista una piccola patrimoniale: un prelievo dell’1% sui patrimoni superiori ai 10 milioni di euro. Quest’ultima formula riproduce la proposta degli economisti Gabriel Zucman ed Emmanuel Saez, i quali avevano suggerito un prelievo del 2-3% sui grandi patrimoni, che, se applicato a livello europeo, garantirebbe un introito di 150 miliardi di euro l’anno. Grava però un’ incognita sull’impatto effettivo che tali misure avrebbero sull’economia spagnola, dal momento che la percentuale dei contribuenti interessati appare alquanto ridotta. Ciononostante la manovra ha un grande valore politico e sociale, in quanto ha lo scopo di rilanciare l’economia e fortificare lo stato sociale. Oltre a ciò, con la nuova finanziaria il governo pianifica grossi investimenti per rilanciare il Paese: gli aiuti statali alle piccole e medie imprese, al turismo e alla sanità aumenteranno del 150%.

Cetty D’Angelo