22.542 video pedopornografici (bambini in tenerissima età, in questo caso, tutti di sesso maschile, che corrisponderebbero a decine di migliaia di minori) denunciati da Meter in 24h (17/11/2020, in 35 segnalazioni dettagliate) scoperti su un Gruppo Telegram (ancora attivo) e immediatamente segnalati alla Polizia Neozelandese, a quella italiana e al Server Provider che ha assicurato l’invio alle autorità competenti per l’individuazione dei soggetti coinvolti. Sono n. 61.525 (dal 2002 al 2019), una enormità, le segnalazioni che Meter ha inoltrato alla Polizia Postale Italiana e a numerose Polizie estere come ai Server Provider dove i pedopornografi organizzati utilizzando i ‘servizi gratuiti di file hosting’ utilizzano tali spazi per trasferire un ingente numero di foto e video, così numerosi da risultare non quantificabili.
Un traffico enorme con bambini reali: milioni di bambini e bambini con una età variabile tra i neonati e un massimo di 13 anni, età di preferenza dei pedofili, in tutto il mondo.
 
Don Fortunato Di Noto, da 30 anni impegnati con Meter onlus nel contrasto alla pedofilia e pedopornografia, dopo le dichiarazioni del Consiglio d’Europa di oggi, dichiara: “Condividiamo l’appello del Consiglio d’Europa sulla protezione dei bambini contro lo sfruttamento sessuale che è un dovere di tutti gli Stati. Ci appelliamo però alla preoccupazione: che non sia solo ‘voce flebile’ ma un impegno forte e concreto. L’abuso è un ‘omicidio psicologico’ e a volte, tante volte, una eliminazione definitiva dell’infanzia mai vissuta. Gli abusi sessuali sui minori, in Europa, hanno raggiunto livelli incontrollabili, come nel mondo, basti pensare che la stessa che chiede impegno, dichiara che ci sono stati e ci sono 18/19 milioni di minori abusati sessualmente. In un ragionamento logico, se il rapporto è 1 a 1, fatevi il conto di quanti abusatori ci sono solo in Europa. I Report Meter sono la evidente mappatura, documentata, di un impegno da sempre. Rinnoviamo l’appello ad agire per ogni segnalazione…..significa individuare i trafficanti mercenari di bambini e in alcuni casi, ancora pochi, individuare le vittime e di conseguenza gli abusatori. Alla denuncia, da fare sempre, l’informazione e la prevenzione siano un progetto a lungo termine realizzato da tutti, nessuno escluso: la Società, la Chiesa e le altre Confessioni religiose, i Colossi del web, il mondo della politica, culturale e artistico. Non dimentichiamo che il crimine è globale e si chiede una azione globale.”