“Ho appreso che la Giunta regionale ha espresso parere favorevole sulla proposta di declaratoria dell’eccezionalità per la grandine che lo scorso 23 settembre ha colpito l’Ennese”.
Lo dichiara la deputata all’ARS Elena Pagana che, subito dopo la grandinata che aveva devastato vaste aree coltivate, ha presentato con la deputata Angela Foti del gruppo parlamentare Attiva Sicilia, una mozione al presidente della Regione Musumeci e all’assessorato per l’Agricoltura, per avviare con la massima tempestività ed urgenza la procedura di proclamazione dello stato di calamità naturale per le zone colpite
“La Giunta ha deliberato anche sulla delimitazione delle zone danneggiate, sulla individuazione delle provvidenze e sul richiesto fabbisogno finanziario, in conformità alla proposta dell’assessore regionale per l’Agricoltura. L’eccezionale grandinata che nel pomeriggio del 23 settembre, ha colpito l’area centro meridionale della Sicilia, ha provocato danni gravissimi in territori come quello di Leonforte, dove la produzione di pesche Igp era ormai prossima al raccolto. Si tratta di territori dove gli imprenditori, tra mille difficoltà, malgrado la grave crisi del settore delle produzioni agricole anche di eccellenza, malgrado la recessione generale dell’economia, continuano a profondere sforzi e sacrifici per non abbandonare le aziende e che devono essere sostenuti”.
La grandinata ha provocato danni gravissimi nei settori di produzioni di eccellenza, quali le olive, i ficodindia, le pesche leonfortesi, i melograni e alle colture di ortaggi.
“La dichiarazione di stato di calamità -conclude Pagana – in questa situazione, è un provvedimento necessario. Adesso cercheremo in questa delicata fase delle variazioni di bilancio, di ottenere l’estensione dei ristori anche alle strutture industriali e opifici dell’area Val Dittaino che hanno subito danni a causa delle avversità atmosferiche”.
Il gruppo parlamentare dell’Ars Attiva Sicilia lo scorso 17 ottobre ha presentato un disegno di legge contenete le Disposizioni urgenti per fronteggiare i danni causati dalla grandinata del 23 settembre nella zona industriale Dittaino.