Pubblichiamo con piacere l’elaborato di uno dei ragazzi che ha partecipato al concorso dell’Asp di Enna sulla sana alimentazione, che soprattutto nel mondo giovanile è essenziale per acquisire uno stile di vita corretto.
A me piace mangiare: osservare, gustare, assaporare, annusare, girarmi il cibo in bocca, masticare per afferrarne i colori, gli odori e i sapori mi dà una bella sensazione.
È inutile dire che mi tufferei come abile nuotatore su babà, patatine, pizze e su ogni sorta di tiramisù (al caffè, alle fragole, al limone, al cioccolato bianco, al cioccolato nero…) ma so bene che non è salutare. Ahimè!
So, infatti, che per crescere bene occorre seguire una corretta alimentazione. I miei genitori, i miei insegnanti e la mia dottoressa ripetono come un mantra che mangiare bene è fondamentale per uno sviluppo fisico sano e che una scorretta alimentazione può generare disturbi o malattie.
Cattiva o scorretta può essere definita un’alimentazione che esclude un cibo o un’intera categoria di alimenti, perché in natura non esistono alimenti buoni o cattivi. Ne consegue che variare spesso le scelte a tavola è il fondamento di una sana e corretta alimentazione.
È opportuno innanzitutto essere più precisi nell’uso della terminologia in campo alimentare, dove gli specialisti del settore sottolineano la differenza fra alimentazione, che riguarda la semplice introduzione di cibo nell’organismo e nutrizione, cioè l’assimilazione di nutrienti utili a produrre forza ed energia.
I nutrienti si dividono in macronutrienti e micronutrienti. I primi includono grassi o lipidi, carboidrati o glucidi, proteine o protidi. I secondi invece le vitamine e minerali. Questi ultimi sono nutrienti essenziali in quanto non prodotti all’interno del nostro corpo e assimilati attraverso il cibo, pertanto l’assenza sulle nostre tavole di alcuni alimenti comporta carenze che se protratte nel tempo sfociano in squilibri e patologie. Il tutto deve essere accompagnato dall’introduzione di una quantità adeguata di acqua: almeno 1,5 /2 litri al giorno.
I danni causati dalle carenze o squilibri anche di un singolo nutriente sono molteplici. Un campanello d’allarme, già in età adolescenziale, può essere dato da alcuni sintomi: pallore, stanchezza, sensazione di debolezza, elevata suscettibilità alle infezioni, dolori muscolari e agli arti, mal di testa, mancanza di concentrazione, nervosismo, aumento di peso. Sintomi che se trascurati possono portare in età adulta a serie patologie cardiovascolari, a pressione alta, diabete, apnee notturne.
Di fatto anche nei giovanissimi, negli ultimi anni, si registra una maggiore incidenza di alcune patologie, a partire dall’obesità. Probabilmente il benessere economico, ritmi di vita più frenetici, la globalizzazione, il massiccio uso dei media hanno portato a un consumo “mordi e fuggi” di cibi già pronti, veloci da consumare anche in piedi o in macchina. Chi tra i giovanissimi non è allettato a consumare pasti nei fast food? Il diffondersi di queste catene commerciali, in ogni parte del pianeta, è indice delle nostre cattive abitudini alimentari. Un continuo consumo di questi cibi rappresenta una possibile fonte di squilibri nutrizionali a causa dell’eccesso di grassi e proteine e di un ridotto apporto di fibre.
Per combattere questa tendenza i nutrizionisti hanno messo in atto svariati programmi alimentari o diete.
La più nota, riconosciuta a livello mondiale, è la dieta mediterranea che non è soltanto un regime alimentare, ma un vero e proprio stile di vita. Grazie alle sue caratteristiche, è stata inserita dall’Unesco nel 2010 nell’elenco del Patrimonio Culturale dell’Umanità.
Quando si parla di dieta mediterranea, non si può non pensare alla Sicilia e a tutti quei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e possiamo dire che noi siciliani ne siamo di certo avvantaggiati.
Il punto di riferimento della dieta mediterranea è la famosa “Piramide Alimentare” che è diventata, oggi, in tutto il mondo, uno strumento essenziale per indicare i principi fondamentali per una corretta alimentazione: cereali (pane, pasta, riso, ecc.), frutta e verdura stanno alla base della piramide e devono rappresentare le fondamenta della nostra alimentazione; pertanto, devono essere consumati tutti i giorni o addirittura più volte al giorno; tutti gli alimenti di origine animale (formaggi, carne, uova, pesce), fatta eccezione per il latte che si può assumere quotidianamente per l’apporto di calcio, devono essere utilizzati in modo controllato e comunque alternandoli; i condimenti, i dolci, gli zuccheri che stanno al vertice della piramide devono essere consumati con moderazione.
È importante creare buone abitudini alimentari e un sano rapporto con il cibo per combattere malattie come bulimia e anoressia. Un problema serio che riguarda gli adolescenti e soprattutto le ragazze perché vogliono imitare le modelle sfilano sulle passerelle e le star della TV. Abbiamo affrontato quest’argomento anche a scuola perché qualche mia compagna salta la ricreazione o mangia pochissimo durante il pranzo, condizionate dal fatto che magra vuol dire bella. Oggi però, come ci hanno fatto notare i nostri insegnanti, anche famosi stilisti contrastano quest’opinione facendo sfilare sulle passerelle modelle più formose.
Inoltre, una corretta alimentazione va accompagnata ad una corretta attività fisica, fondamentale per crescere sani sia dal punto di vista fisico che mentale. Durante l’infanzia è importante che i bambini facciano movimento giocando, arrampicandosi, saltando, correndo, rotolandosi sull’erba.
Da bambino ho giocato tanto a “nascondino”, a “strega acchiappa colori”, ho calciato palloni di tutti le forme e dimensioni: un vero divertimento e in più un esercizio fisico. Soprattutto durante la preadolescenza, quando il nostro corpo si prepara a cambiare, è consigliabile svolgere un’attività sportiva vera e propria. Fra gli sport più indicati per una sana crescita ci sono il nuoto, la ginnastica, il calcio, il basket, la pallavolo, il ciclismo, il judo, il karate…
Io ho sempre giocato a calcio perché mi piace correre dietro la palla e soprattutto stare insieme ai miei amici, purtroppo con la pandemia abbiamo dovuto abbandonare gli sport di squadra o in palestra e questo è la cosa che più mi manca da quando c’è il Covid. Adesso stiamo riprendendo la nostra vita sociale e, in attesa di poter giocare una partita, esco in bici, abbandonando i videogiochi sul divano che sicuramente non aiutano la forma fisica. Anzi!
Da quanto detto è possibile trarre una semplice conclusione: per crescere bene bisogna variare l’alimentazione quotidianamente, mangiare sempre frutta e verdura, essere moderati nella quantità dei cibi e praticare sport.
Tuttavia, lo dico tra amici, una volta ogni tanto un’abbuffata di frittelle con la salsa di pomodoro fatte da nonna Elvira e la scarpetta nel sugo (uno stivale in realtà) me lo concedo!

Graziano Aiman

Classe II C

Scuola Secondaria di Primo Grado Giusti Sinopoli Agira