“Se dovessimo descrivere la situazione politico amministrativa degli ultimi anni nel dissestato Comune di Leonforte potremmo utilizzare uno dei tanti scatti di code al semaforo inviateci quotidianamente da cittadini stufi e rassegnati. Ormai qui funziona così: il cittadino reclama e la politica ignora. Le istituzioni locali vivono nel pantano mentre i cittadini e le forze politiche che sollevano questioni cercando il confronto vengono considerati polemici e pretestuosi. Chi propone viene ignorato. Chi protesta viene deprecato”.
Così il segretario cittadino del PD, Adriano Licata, interviene, attraverso una nota, sulla politica leonfortese.
“Ma non c’è da stupirsi, visto che l’Amministrazione Comunale – in violazione degli obblighi di legge – ha più volte mortificato anche il ruolo di indirizzo e di controllo dei consiglieri comunali rispondendo alle interrogazioni dopo due anni anziché entro 30 giorni. E non c’è da sorprendersi considerato che lo stesso Sindaco non ha quasi mai presenziato durante i lavori d’aula”.
“Con questo andazzo sono passati ben 4 anni di Amministrazione Barbera, come verrà ricordato in saecula saeculorum grazie alle quattro pietre firmate sparse per la città e ai tredici assessori avvicendatisi nel frattempo, tutti o quasi con intera indennità di funzione. A proposito, del costo di questa Amministrazione comunale sarà utile dare conto a fine legislatura”.
“Il consiglio comunale del 31 maggio scorso è stato rinviato a data da destinarsi – e non ancora riconvocato – a causa della sostituzione degli infissi (sic!) giacché evidentemente di tempo ne avanza e le questioni relative alla gestione dei rifiuti, alle partite pregresse di AcquaEnna o alla salvaguardia dell’ospedale possono aspettare. Così come può attendere l’approvazione del Regolamento per la democrazia partecipata che avrebbe dovuto essere approvato almeno cinque anni fa e in assenza del quale Leonforte continua a perdere i finanziamenti della Regione Siciliana”.
“Del resto siamo diventati un paese umile dove ci si accontenta di qualche intervento di scerbatura reclamizzato ad hoc; dove l’ovvio diventa alta amministrazione e l’ordinario è spacciato per eccezionale”.
“In vista delle elezioni amministrative del prossimo anno il Partito Democratico avvierà un percorso di costruzione di un ampio fronte radicalmente alternativo a questa Giunta e lavorerà nel segno dell’unità del centrosinistra che alle elezioni del 2018, frammentandosi, ha di fatto consegnato la città a una gestione rivelatasi mediocre, autoreferenziale e dannosa”.