Gagliano Castelerrato. Una Chiesa Madre di San Cataldo vestita a festa e piena come nei giorni di Natale e Pasqua. Un diffuso senso di emozione e curiosità. E una data tutt’altro che banale, il 6 agosto, nei primi giorni del mese cataldiano, ma soprattutto nel giorno del quarantaquattresimo anniversario della scomparsa di Papa Paolo VI. Sono alcuni degli ingredienti di una serata di festa, in cui la comunità cattolica gaglianese ha conosciuto il suo nuovo vescovo.

Prima visita in città per monsignor Giuseppe Schillaci, che da qualche settimana ha preso le redini della diocesi di Nicosia da monsignor Salvatore Muratore (22 gennaio 2009 – 23 aprile 2022) e che in questi giorni sta ultimando le sue prime visite nei vari centri che ne fanno parte. Accolto dal sindaco Salvatore Zappulla, che ha dato il benvenuto a nome della comunità gaglianese, da decine di ministranti e centinaia di persone, a presentarlo al popolo di Gagliano è stato il padrone di casa, l’arciprete Pietro Antonio Ruggiero, che ha celebrato la messa assieme a lui.

Prima della solenne celebrazione eucaristica, però, i discorsi di presentazione e un veloce giro del vescovo in mezzo alla gente, per i primi contatti e le prime impressioni. Il numero uno della Diocesi è originario di Adrano, nel Catanese. Laureato in filosofia all’Università di Catania, fu ordinato sacerdote nel 1987. E’ stato viceparroco e parroco ad Adrano, poi rettore del Seminario arcivescovile, infine nominato da Papa Francesco vescovo di Lamezia Terme il 3 maggio 2019, prima del suo attuale incarico a Nicosia.

“Chiediamo di essere accolti nello spazio della sua paternità che siamo certi si farà comunione – ha detto padre Pietro Antonio Ruggiero, nella sua carità pastorale che si farà indicazione di percorso, nel suo perdono per i limiti che sarà riflesso di quello del Buon Pastore”.