Misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile da parte del Ministero dell’Agricoltura.
Secondo gli ultimi dati del PIL, il settore agricolo svolge un ruolo fondamentale nel tessuto socioeconomico del nostro Paese. Settore primario e industria alimentare hanno un’incidenza sul prodotto interno lordo di circa il 3,8%. A dare maggiore impulso a questo settore, la cui importanza si è accresciuta nel corso del tempo, sono intervenute alcune misure contenute nel Decreto del 23 febbraio 2024, emanato dal Ministero dell’Agricoltura.
La finalità del decreto è quella di agevolare l’imprenditorialità giovanile e femminile nel comparto agricolo, attraverso una serie di facilitazioni economiche destinate a una platea ben definita. Le agevolazioni, infatti, possono essere ottenute da imprese che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, a patto che quest’ultima eserciti esclusivamente attività agricola come disciplinato dal Codice civile.
Chi sono i beneficiari del Decreto del 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura.
Per beneficiare delle agevolazioni previste dal Decreto le imprese devono essere in possesso di una serie di requisiti. Oltre a esercitare esclusivamente attività agricola, le imprese devono risultare costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda e devono essere condotte da un giovane di età compresa tra i 18 e 41 anni d’età o da una donna in possesso della qualifica di imprenditore agricolo e di coltivatore diretto.
Si può accedere alle agevolazioni, inoltre, se si è già subentrati – anche a titolo successorio – da non oltre sei mesi dalla data di presentazione della domanda oppure entro tre mesi dalla data di delibera dell’agevolazione mediante un atto di cessione d’azienda. È necessario, infine, avere la sede operativa nel territorio nazionale ed essere piccole e medie imprese (o microimprese) che presentano progetti per lo sviluppo e il consolidamento di iniziative attinenti alla commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli.
Per ottenere le agevolazioni i soci dell’impresa beneficiaria non devono detenere quote o azioni di altre imprese che godano delle agevolazioni previste, limitazione questa che si estende per il quinquennio successivo alla data di ammissione al beneficio.
Quali agevolazioni sono previste e in quali casi possono essere ottenute.
La realizzazione dei progetti avviene mediante concessione di mutui a tasso zero, per una durata massima non superiore alle 120 rate (180 per iniziative nel settore della produzione agricola), di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile e un contributo a fondo perduto fino al 35% della stessa.
I progetti non possono essere finanziati per un importo superiore a € 1.500.000,00 e devono prefiggersi almeno uno dei seguenti obiettivi: miglioramento del benessere degli animali, dell’ambiente naturale e delle condizioni di igiene; miglioramento complessivo della sostenibilità dell’azienda agricola; mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici attraverso – a titolo esemplificativo – la riduzione delle emissioni di gas e un miglioramento dell’efficienza energetica; realizzazione e miglioramento delle infrastrutture; contribuire alla bioeconomia circolare sostenibile; contributo ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità.