Resto al Sud 2.0: quali sono i vantaggi per avviare un’attività in Sicilia
In seguito all’emanazione del D.L. 60/2024, sono entrate in vigore alcune importanti agevolazioni per chi decide di avviare un’attività nel Mezzogiorno. Non è casuale, pertanto, che il Decreto sia stato ribattezzato “Resto al Sud 2.0” e veda coinvolta anche la Sicilia, oltre ad Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna.
Il rilancio dell’Italia Meridionale è fondamentale per l’intero paese, che punta a un sensibile miglioramento del PIL dopo i dati poco entusiasmanti degli ultimi mesi. “Resto al Sud 2.0” consente di ottenere agevolazioni sotto forma di finanziamenti qualora si avviassero iniziative economiche attinenti ad attività di lavoro autonomo, libero-professionale o imprenditoriale, oltre a supportare coloro che richiedono l’iscrizione ad albi professionali.
Qual è la platea dei beneficiari del decreto “Resto al sud 2.0”
Le agevolazioni, quindi, possono essere ottenute non solo nel caso in cui si costituisca una società o una cooperativa. Anche l’avvio di un’attività non costituita in forma societaria, infatti, rientra tra i “soggetti” che possono beneficiare di “Resto al sud 2.0”. Esiste, tuttavia, un limite anagrafico per poter essere inclusi e rientrare quindi nelle agevolazioni previste.
Il problema principale del Mezzogiorno è, senza alcun dubbio, la disoccupazione giovanile, nonostante i tanti fervidi talenti presenti in questo lembo di terra. I destinatari del D.L. 60/2024, quindi, sono gli Under 35 che rientrano in una delle seguenti categorie:
-inoccupati
-inattivi o disoccupati
-disoccupati che prendono parte al programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori); -soggetti che vivono situazioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione come quelle definite nel Piano nazionale giovani, donne e lavoro 2021/2027.
Resto al Sud 2.0, finanzierà anche i servizi di formazione e supporto dei progetti inerenti l’avvio di nuove attività, nonché il tutoraggio per aumentare le competenze dei beneficiari delle agevolazioni per supportare adeguatamente gli stessi nella realizzazione delle loro idee.
Quali sono gli incentivi offerti da “Resto al Sud 2.0”
Dopo aver esplicato quale sia la platea dei destinatari, comprendiamo ora in termini reali, quali sono gli incentivi che offre “Resto al Sud 2.0” a tutti i giovani siciliani, che grazie a questa misura sperano di poter realizzare i propri sogni nella loro terra natia. Il primo viene erogato sotto forma di voucher, il cui importo – a seconda dei casi – può arrivare fino a €. 50.000,00.
Questo voucher può essere utilizzato per l’acquisto di strumenti, servizi e beni indispensabili per l’avvio dell’attività ed è stato specificamente creato per le imprese del Mezzogiorno e le aree colpite dai sismi del 2009 e 2016. Queste aree, oltretutto, sono le medesime beneficiarie del secondo incentivo previsto dal D.L. 60/2024, che consente di poter ricevere un contributo a fondo perduto del 75% per programmi di spesa fino a €.120.000,00: il contributo a fondo perduto, invece, si riduce del 70% per programmi di spesa fino a €.200.000,00.
I giovani imprenditori che riusciranno ad avviare un’attività in virtù di questo decreto potranno, oltretutto, beneficiare di importanti sgravi fiscali qualora assumessero under 35 a tempo indeterminato. Qualora l’assunzione avvenga tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, potranno inoltrare richiesta per ottenere uno sgravio contributivo sulla quota a loro carico per la durata massima di 36 mesi (non oltre il 31 dicembre 2028).
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