Sicilia e Antiriciclaggio: analisi territoriale del rapporto UIF 2024
Il Rapporto UIF 2024 fornisce dati specifici sulla distribuzione territoriale delle segnalazioni di operazioni sospette in Sicilia, evidenziando tendenze significative e peculiarità regionali nel contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
Posizione della Sicilia nel panorama Nazionale
Ranking regionale delle segnalazioni
La Sicilia si posiziona ottava a livello nazionale per numero assoluto di segnalazioni di operazioni sospette, con 8.940 SOS nel 2024, registrando un incremento del 3,1% rispetto alle 8.672 del 2023. Questo dato colloca l’isola tra le regioni con crescita positiva, controtendenza rispetto al calo nazionale del 3,3%.
Incidenza percentuale sul totale Nazionale
Le segnalazioni siciliane rappresentano il 6,1% del totale nazionale (145.401 SOS), in crescita rispetto al 5,8% del 2023. Questo incremento percentuale evidenzia una maggiore attivazione del sistema di prevenzione nell’isola.
Distribuzione provinciale delle segnalazioni
Province siciliane nel dettaglio
Il rapporto non fornisce una disaggregazione completa per singole province siciliane, ma offre indicazioni significative attraverso l’analisi della distribuzione territoriale per 100.000 abitanti.
Concentrazione per abitanti
Secondo la Figura 1.1 del rapporto, che mostra la distribuzione in quartili delle segnalazioni per 100.000 abitanti, alcune province siciliane mostrano concentrazioni significative di segnalazioni rispetto alla popolazione residente.
Criminalità organizzata in Sicilia
Segnalazioni connesse alla Mafia
La Sicilia rappresenta il 7,0% delle segnalazioni con connessioni alla criminalità organizzata a livello nazionale. Nel 2024, circa il 15% delle segnalazioni totali risulta strettamente riferibile agli interessi della criminalità organizzata, con un ulteriore 18% di segnalazioni con potenziali collegamenti di contesto.
Feedback investigativi
Le segnalazioni siciliane connesse alla criminalità organizzata hanno ricevuto feedback di interesse da parte degli Organi investigativi e della DNA nel 35% dei casi, in aumento rispetto al 24,5% dell’anno precedente.
Tipologie di operazioni sospette
Settori di maggiore attenzione
In Sicilia si confermano le tendenze nazionali relative a:
• Operatività in contanti e contesti di frodi nelle fatturazioni
• Invio di provvista all’estero verso v-IBAN o rapporti in Stati del Sud Est asiatico
• Truffe e frodi informatiche (circa il 14% delle segnalazioni collegate a criminalità organizzata)
• Operatività in criptoattività
Settori emergenti
Il rapporto evidenzia l’interesse della criminalità organizzata siciliana per:
• Settore della ristorazione e ospitalità turistica
• Gestione di attività nel fotovoltaico e energie rinnovabili
• Utilizzo di contributi pubblici finanziati con risorse del PNRR
Analisi dei flussi finanziari
Comunicazioni oggettive
La Sicilia rientra tra le regioni con importi più elevati per le operazioni in contanti, rappresentando una delle cinque regioni (insieme a Lombardia, Veneto, Lazio e Campania) che costituiscono il 58,1% degli importi totali nazionali.
Rapporto PIL e operazioni in contanti
Rapportando il valore delle operazioni al PIL nominale del 2023, la Sicilia si conferma tra le regioni con importi maggiori, evidenziando un utilizzo del contante superiore alla media nazionale in rapporto alla ricchezza prodotta.
Controlli e verifiche ispettive
Attività di controllo UIF
Il rapporto non specifica controlli ispettivi specifici in Sicilia nel 2024, ma evidenzia che l’attività di controllo si concentra sui settori a maggior rischio, inclusi quelli tradizionalmente presenti nell’isola.
Collaborazione con autorità locali
La collaborazione con le autorità investigative siciliane si inserisce nel quadro più ampio degli scambi informativi con la Direzione Nazionale Antimafia e la Direzione Investigativa Antimafia, particolarmente attive nel contrasto alla criminalità organizzata.
Tendenze e prospettive
Evoluzione del fenomeno
L’incremento delle segnalazioni in Sicilia (+3,1%) indica:
• Maggiore sensibilizzazione dei soggetti obbligati
• Miglioramento della qualità della collaborazione attiva
• Crescente complessità degli schemi di riciclaggio
Sfide future
Le principali sfide per il sistema antiriciclaggio siciliano riguardano:
• Contrasto agli schemi transnazionali di riciclaggio
• Monitoraggio dei fondi PNRR e dei contributi pubblici
• Vigilanza sui settori emergenti come le energie rinnovabili
• Prevenzione dell’infiltrazione nei settori turistico-ricettivi
Contesto giurisprudenziale siciliano
Orientamenti dei Tribunali Amministrativi
La giurisprudenza amministrativa siciliana ha sviluppato orientamenti consolidati in materia di segnalazioni di operazioni sospette, come evidenziato dalle recenti pronunce del TAR Catania e del Consiglio di Giustizia Amministrativa.
Criteri di valutazione
I tribunali siciliani hanno chiarito che “il provvedimento interdittivo antimafia può fondarsi su un ragionamento induttivo di tipo probabilistico che non richiede un livello di certezza oltre ogni ragionevole dubbio, ma implica una prognosi assistita da un attendibile grado di verosimiglianza, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti”.
Conclusioni
La Sicilia presenta un quadro complesso nel sistema antiriciclaggio nazionale, caratterizzato da una crescita delle segnalazioni che riflette sia l’evoluzione del fenomeno criminale sia il miglioramento degli strumenti di prevenzione. L’incremento del 3,1% delle SOS, superiore alla media nazionale, testimonia l’efficacia crescente del sistema di collaborazione attiva nell’isola, pur in presenza di sfide significative legate alla presenza storica della criminalità organizzata e all’evoluzione degli schemi di riciclaggio verso modalità sempre più sofisticate e transnazionali.



