LEONFORTE – Grande successo per “Storii tra il serio e il faceto” sabato 23 marzo al Cinevolution di Leonforte, prima rappresentazione nell’ambito della rassegna teatrale “Lorenzo Di Giunta”, accolta con entusiasmo da un pubblico che, pur essendo abituato a un repertorio differente, ha enormemente apprezzato con manifesti consensi. Il baglio, luogo antico di vita vissuta, opposto alla facciata principale ma pozzo di luce, con i suoi panni stesi ad asciugare dall’odore di fresco e dal profumo di sapone di Marsiglia, è stato lo spazio del quotidiano siculo rievocato dalla scenografia firmata da Benny Ilardo che ha incorniciato lo spettacolo di Oriana Civile promosso dall’associazione culturale BIG Factory e accolto il pubblico a sipario aperto.

Nel baglio ci si incontrava per cuntare le storie, per parlare o sparlare con tranquillità e financo per cantare insieme nei momenti conviviali. Questo il leitmotiv di Storii, con le canzoni della cantautrice Oriana Civile, revival di ‘nciurie campanilisticamente destinate a intere comunità, di parole storpiate come il lipstick in versione maccheronica e di struggenti ricordi di morti ammazzati per mano della mafia. Perché in fondo la musica siciliana è come il popolo di Trinacria, lo riflette in tutto e per tutto, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, nel serio e nel faceto. Saper miscelare la leggerezza con le riflessioni profonde, in sintesi conciliare gli opposti ora respingenti ora attraenti, è frutto della forza prorompente dei sentimenti più puri di questa terra, da sempre abituata a prendersi poco sul serio, ma capace di commuovere profondamente anche gli animi più duri.

Contraddizioni di una terra straripante di luce e proprio per questo carica di ombre, anche il cunto della tradizione locale interpretato da Irene Varveri Nicoletti ovvero la storia della “Figghia di Milliciprino”, assieme al piccolo Gaetano Calderone, per la prima volta sulle scene. Una storia di amore ma anche di violenza che le storie di un tempo riabilitavano quali “accidenti” della vita. Una chicca di un repertorio che sta per scomparire definitivamente anche dai ricordi anche degli anziani ma, nella fattispecie, tramandato ai familiari dalla signora Aurora Nicoletti, recentemente scomparsa, che fu depositaria di un prezioso patrimonio orale tramandatole a sua volta dalla madre.

A chiudere lo spettacolo un reading interpretato a due voci da Varveri Nicoletti e Giuseppe Oriti sulla personificazione della Sicilia e sui suoi degni figli, tra cui la Civile, emblema di un’isola dal volto impegnato. Oriana Civile, cantante, attrice, autrice siciliana, è un’interprete unica e preziosa del repertorio musicale di tradizione orale della sua terra. È stata coordinatore artistico della rassegna Il Teatro siamo Noi del Teatro Vittorio Alfieri di Naso, importante borgo in provincia di Messina e suo paese di origine. Nel 2018 le è stato assegnato il Premio Antimafia Salvatore Carnevale “per l’impegno culturale e civile profuso come attrice e cantautrice, sempre congiunto a meritevoli battaglie di legalità e alla valorizzazione del ruolo di coraggiose figure femminili del movimento antimafia”.